La Vita

Octave Louis Heulhard, conosciuto con il nome di Arthur Heulhard, nacque l’11 maggio del 1849 a Lormes nella Nievre, luogo d’origine della sua famiglia.
Orfano a 12 anni e legalmente emancipato a 17, Arthur Heulhard fece la scelta di vivere a Parigi, dove si trasferì a partire dal 1863. Istruito in maniera eccellente, avendo appreso il greco e il latino, si dedicò alla scrittura. Entrò molto giovane nel mondo del giornalismo ed in particolare nella stampa democratica parigina dove si fece conoscere, a partire dal 1870, attraverso i suoi articoli per "La Réforme" di cui fu segretario di redazione. Scrisse nello stesso periodo anche per il settimanale il "Courrier de Paris" e per il "Courrier français" che gli affidò una cronaca politica quotidiana che cesserà di essere pubblicata con l’invasione di Parigi da parte dell’armata tedesca.
Il suo amore per la musica ed il teatro lo portò a scrivere numerosi articoli di critica musicale e drammatica e a collaborare per diversi giornali come "La Vérité", "L’Art", "La France Chorale", "L'Art Musical", "L'Evénement"; scrisse inoltre la Cronaca Parigina delle “Nouvelles de Paris". Viaggiatore infaticabile, Heulhard fece poi carriera come cronista al Figaro nello stesso periodo di Chincholle.
Parallelamente alle sue attività di giornalista, egli fondò e diresse nel 1873 "La Chronique Musicale", rivista bimestrale dell’arte antica e moderna e nel 1878, con Jules Noriac, "Le Moniteur du Bibliophile", gazzetta letteraria aneddotica e curiosa.
A partire dal 1870 Heulhard pubblicò i suoi primi libri consacrati alla musica e allo spettacolo. Nel decennio seguente, 1880-1890, pubblicò invece la maggior parte dei suoi lavori su Rabelais. Per la sua opera "Rabelais. Ses voyages en Italie. Son exil à Metz", Heulhard rifece integralmente l’itinerario italiano del grande erudito francese ripercorrendo le sue tracce dal noed al sud dell'Italia.
Il 26 gennaio 1880 fu ammesso nella Société des Gens de Lettres e per il suo libro "Villegagnon, roi d'Amérique (1510-1572). Un homme de mer au XVIème siècle", ricevette una medaglia d’argento nel corso dell’Exposition Universelle a Parigi, libro che fu anche premiato dall’Istituto.
castello Si dedicò in seguito, a partire dal 1893, alla preparazione di un immenso progetto, la ricostituzione della Vecchia Parigi sul Quai de Billy, nel contesto dell’Exposition Universelle del 1900. Pubblicò nel 1896 "La Finance à l'Exposition 1900: La Ville de l'Or (Le Pont au Change), projet d'une exposition financière”.
La sua collaborazione con Albert Robida per le illustrazioni del suo libro "Entre deux stations", pubblicato nel 1887, prefigurò l’instaurarsi di quel rapporto tra i due che fu tanto importante per il progetto della Vecchia Parigi, di cui Heulhard fu l'unico mecenate. "Era la prima volta che una società privata veniva ammessa a svolgere un ruolo tanto importante a fianco di strutture ufficiali, nel contesto generale di una Mostra."
Dopo il 1900 Heulhard lavorò ancora per un po’ di tempo al Figaro, dove diresse i servizi di pubblicità e decise di ritirarsi con sua moglie e i sui figli nel Castello di Bordeaux aVillevaudé nella Seine et Marne, al fine di dedicarsi alla sua grande opera sulle origini del cristianesimo. Pubblicò, tra il 1904 e il 1914, le conclusioni del suo lavoro di ricerca, ovvero 17 volumi tra cui gli 11 tomi di "Le Mensonge Chrétien". Per fare ciò, Heulhard fondò una propria casa editrice, in rue Saulnier a Parigi.
Personaggio riservato nella vita privata, grande erudito, apprezzato dai suoi collaboratori e dai suoi colleghi per la sua gentilezza, il suo senso dell’umorismo e il suo altruismo, Arthur Heulhard morì improvvisamente a Troyes nell’Aube, in Champagne, il 2 gennaio 1920.

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